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Assistente di volo rapito a Caltanissetta, chieste tre condanne

Sono accusati di sequestro di persona a scopo estorsivo che sarebbe stato messo a segno cinque anni e mezzo fa ai danni di un ex steward

CALTANISSETTA. Mano pesante dell’accusa nei confronti di tre imputati accusati di avere rapito un assistente di volo per estorcergli quattrini. Severe le richieste che ieri il pm Giovanni Di Leo ha avanzato nei confronti del salumiere cinquantacinquenne Antonino Ferraro (difeso dagli avvocati Sergio Iacona e Sonia Costa) e il venticinquenne Eros Bruzzaniti (difeso dall’avvocato Dino Milazzo) per i quali ha sollecitato 16 anni e 10 mesi di carcere ciascuno. È di 3 anni 8 mesi, invece, la proposta a carico del giovane collaborante Elia Di Gati (assistito dall’avvocato Vania Giamporcaro) con la concessione del beneficio per il suo status e il contributo fornito all’inchiesta.

Questo il quadro girato ieri al gup David Salvucci che sta giudicando i tre con il rito abbreviato. E se il tribunale del riesame ha poi riqualificato il capo d’imputazione da sequestro di persona a scopo estorsivo - com’era già in origine - a sequestro semplice ed estorsione, entrambi aggravati dai metodi mafiosi, ieri il pm è tornato alla prima contestazione assai più grave.

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