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Uccise la moglie per gelosia davanti alla figlioletta, condannato gelese

In prima istanza, la Corte suprema aveva annullato la precedente condanna a 15 anni di reclusione

GELA. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione inflitta dalla corte d'appello di Catania al il metronotte gelese Nicola Incorvaia, di 30 anni, che la sera del 22 maggio del 2010, per motivi di gelosia, uccise a colpi di pistola la propria moglie, Emanuela Vallecchi, di 22 anni, davanti alla loro figlioletta che all'epoca dei fatti aveva appena 2 anni.

In prima istanza, la Corte suprema aveva annullato la precedente condanna a 15 anni di reclusione comminata dalla corte d'appello di Caltanissetta e ordinata la revisione del processo presso la magistratura etnea in accoglimento del ricorso degli avvocati della difesa che chiedevano per il loro assistito il riconoscimento dell'attenuante della provocazione.

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