CALTANISSETTA. Non è stato un festino a base di metadone. Lo ha sancito il verdetto emesso dal giudice che ha finito per sconfessare il teorema dell’accusa. A cinque anni e mezzo dal blitz di polizia in casa di un disoccupato - mentre altri coinvolti sono nel frattempo deceduti - è stato assolto dal giudice.
Così s’è chiuso il procedimento a carico del quarantatreenne Fabio Milano (difeso dall’avvocato Sandro Valenza) sotto processo al cospetto dal giudice Valentina Balbo per rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. E per l’imputato l’accusa ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi di reclusione.
Ma le accuse non hanno retto. Perché il pronunciamento del giudice, alla fine, lo ha riconosciuto innocente. Lui che è stato chiamato sul banco degli imputati, per quello che gli inquirenti hanno etichettato come un metadone party. Che originariamente ha coinvolto anche un disoccupato allora quarantenne che nel frattempo è deceduto.
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