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Fu "uomo d'onore" del boss Madonia, scatta il sequestro a Caltanissetta

Oggetto del provvedimento in corso di esecuzione sono due aziende agricole, beni mobili, immobili e rapporti bancari, stimati in circa 1.000.000 euro

ROMA. Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta sta procedendo all'esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Caltanissetta, su proposta del Direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, nei confronti di Gaetano Falcone, 69enne di Montedoro (Caltanissetta), risultato "uomo d'onore" della locale famiglia mafiosa riconducibile al noto boss Giuseppe Piddu Madonia. Oggetto del provvedimento in corso di esecuzione sono due aziende agricole, beni mobili, immobili e rapporti bancari, stimati in circa 1.000.000 euro.

L'excursus criminale di Falcone ha avuto inizio dal 1965, quando fu denunciato dalla Questura di Caltanissetta per omicidio volontario tentato. Nel 1992 nell'ambito dell'operazione "Leopardo" fu colpito da ordine di custodia cautelare in carcere e si rese latitante fino al febbraio del 1994, usufruendo di alloggi sicuri, protezioni e altre forme di favoreggiamento e solidarietà consuete fra soggetti appartenenti ad associazioni di tipo mafioso. Nel 2005 è stato condannato con sentenza irrevocabile della Corte d'Appello di Caltanissetta per il reato di associazione mafiosa ed estorsione.

Lo scorso aprile 2015, sempre su proposta del direttore della Dia, è stato sequestrato il patrimonio immobiliare e imprenditoriale di suo fratello, Nicolò Falcone, 66 anni, "rappresentante" della famiglia di cosa nostra di Montedoro.

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