CALTANISSETTA. Ai raggi X i tabulati telefonici della ragazza che sarebbe stata tenuta prigioniera dal "branco" e stuprata per giorni. I carabinieri, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Santo Distefano, hanno acquisito i tabulati telefonici relativi all' utenza della ventenne che sarebbe stata segregata per cinque giorni in un basso di via Mussomeli, nel cuore del rione Saccara. In balia, secondo late si accusatoria, di un gruppo di nigeriani che l' avrebbe pure drogata e costretta a prostituirsi. Di loro cinque sono ancora in cella, altri due sono tornati in libertà.
Da una prima verifica sui tabulati telefonici della studentessa emergerebbe ro chiamate effettuate in quei giorni di prigionia. Ma scavando ancora più a fondo i carabinieri, guidati dal capitano Mauro Epifani, stanno adesso verificando chi in realtà le abbia effettuate. Per chiarire uno dei tasselli chiave dell' indagine.
Perché, sempre in quei giorni, la ragazza più di una volta è uscita da quella presunta casa -lager. Immagini girate da impianti di videosorveglianza di locali, tra questi anche in un centro scommesse, lo documenterebbero. La studentessa universitaria fin dal primo momento, quando con i genitori s' è presentata in caserma per girare ai carabinieri il suo racconto choc, ha sostenuto che i suoi carcerieri le hanno sequestrato il telefonino per impedirle che potesse comunicare con l' esterno. Circostanza questa che gli extracomunitari - nel respingere ogni accusa - hanno negato.
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