CALTANISSETTA. Atti alla Procura per un imprenditore accusato di avere sfruttato e ridotto in schiavitù clandestini all' interno della sua azienda agricola.
Per una vicenda che, dal punto di vista giudiziario, è punteggiata da sviluppi in qualche modo clamorosi. Perché l' eventuale procedimento a suo carico non dev' essere celebrato dal tribunale, così com' era già stato disposto, ma semmai dalla corte d' Assise.
E sulla carta rischierebbe, poten zialmente, una pena che oscillerebbe da un minimo di dieci a un massimo di vent' anni. È l' incognita che pesa sull' inchiesta - tornata indietro agli uffici della stessa procura - a carico del cinquantasettenne Salvuccio Pirrello (difeso dall' avvocato Davide Anzalone) titolare di un' azienda in contrada Marcato D' Arrigo, nell' area di «Misteci» e «Priostianni», poi sottoposta a sequestro dall' autorità giudiziaria.
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