CALTANISSETTA. Cadono le accuse di estorsione per un imprenditore di Vallelunga… che estorsore non era. Già perché era stato accusato di avere praticato la cresta alle buste paga di suoi operai. E la procura ne ha chiesto pure un verdetto di colpevolezza, almeno per una delle due imputazioni contestate sull’onda dell’inchiesta su mafia e cemento della finanza che lo ha coinvolto.
Ieri, invece, il sessantenne Giuseppe Pirrone (assistito dagli avvocati Emanuele ed Oriana Limuti) è stato assolto con formula piena. «Il fatto non sussiste» la motivazione con cui il giudice Antonio Napoli lo ha assolto.
Di contro il pubblico ministero Stefano Luciani ha proposto l’assoluzione del costruttore da due ipotesi di estorsione nei confronti di altrettanti suoi operai, ma ne ha chiesto la condanna a 2 anni e 3 mesi per tentata estorsione a carico di un terzo operaio.
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