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Mafia, pm di Caltanissetta: "Ruolo cardine dell'avvocatessa Bevilacqua nel clan del padre"

La Procura di Caltanissetta ritiene l'avvocatessa Maria Concetta Bevilacqua, figlia del boss Raffaele, tra le figure cardine nell'ambito delle indagini nell'operazione "Ultra" culminata in 45 misure cautelari. Marica Concetta Bevilacqua, per anni il difensore di fiducia del padre, è stata arrestata insieme ai fratelli Flavio Alberto e Giuseppe Emilio.

"I colloqui in carcere - ha detto in conferenza stampa il pm Pasquale Pacifico - costituivano un canale per veicolare gli ordini. Peraltro per i difensori non ci sono limiti per i colloqui al 41 bis quindi se si ha una figlia che è anche un difensore i colloqui riparati da intercettazioni possono essere moltissimi".

Per il pm "la figura di Maria Concetta Bevilacqua è una figura cardine non solo come portavoce ma anche nell'elaborazione delle strategie criminali; un ruolo che è andato ben oltre il ruolo di correttezza dell'avvocato".

Il magistrato ha sottolineato che "alcuni indagati quando ricevevano dai figli di Bevilacqua dei pizzini provenienti dal padre non si accontentavano di questo ma si recavano nello studio dell'avvocato e lo leggevano in sua presenza per ottenere una sorta di validazione a quelle che erano le direttive del genitore". "C'è un'intercettazione significativa dove l'avvocatessa ha detto senza mezzi termini al padre: 'Io i tuoi ordini li cambio perché se tu sei ai domiciliari ti ci ho fatto arrivare io'. Nello specifico - ha sostenuto il pm Pacifico - si parlava di un fatto grave, il genitore aveva in proposito di organizzare un omicidio e la figlia avutane contezza subito dopo reagisce in malo modo nei confronti del padre perché riteneva che la commissione di un omicidio dopo che era stato scarcerato da 5 mesi avrebbe attirato su di loro la lente investigativa".

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