Una gestione feudale degli appalti, la definisco gli inquirenti. Un sistema criminale orchestrato dal sindaco. "A Santa Caterina Villarmosa c'era un'sistema affaristico corruttivo concussivo con a capo il sindaco che, con la collaborazione di altri fedelissimi amministratori da lui stesso nominati, per anni ha gestito la cosa pubblica in maniera familistica e quasi medievale", spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta, il colonnello Baldassare Daidone, a proposito dell'operazione "Cerbero" nell'ambito della quale sono stati arrestati il primo cittadino Antonino Fiaccato, il suo vice, Angelo Macaluso, e un assessore della sua giunta, Giuseppe Di Natale. "Lavoravano - ha aggiunto il colonnello - solo gli imprenditori amici attraverso gli appalti che venivano assegnati con il cosiddetto sistema e cioè inferiori ai 40 mila euro o mediante la somma urgenza. In occasione dell'emergenza neve, scattata nei primi giorni del gennaio 2019, il sindaco si è rivolto ad un'impresa che dopo quaranta giorni ha presentato il conto. Non è modo di procedere. Il sindaco, in carica da tre mandati, ha un carattere forte e chi osava mettersi contro di lui veniva messo all'angolo, emarginato". L'inchiesta è nata da un'altra operazione: "Sequestrando alcuni documenti ad un imprenditore di San Cataldo siamo arrivati fino a Santa Caterina", spiega il colonnello Daidone. "Questo sistema - aggiunge il maggiore della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Salvatore Seddio - andava avanti almeno dal 2017. Un malcostume emerso da un'inchiesta che ha interessato San Cataldo. A Santa Caterina, per l'assegnazione degli appalti, c'era una sorta di gestione feudale del comune per gli appalti. Sindaco e vice sindaco facevano parte di una associazione a delinquere finalizzata ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione come corruzione, concussione e turbativa d'asta". AGGIORNAMENTO In data 28 agosto 2023 l'ex sindaco di Santa Caterina Antonio Fiaccato rende noto che "in seguito alla sentenza emessa dal tribunale di Caltanissetta non è emerso nessun sistema di appalti e che l'ottanta per cento dei reati contestati è caduto per insussistenza del fatto".