A Gela è iniziata la mobilitazione per Massimo Casciana, l’animatore e volontario della Croce rossa italiana di 51 anni che non può essere operato alla testa perchè ancora risultato positivo al Covid-19 e non può raggiungere il Besta di Milano per l’intervento di neurochirurgia. Il segretario generale della Cgil di Caltanissetta, Ignazio Giudice, ha scritto una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza invocando l’art. 32 della Costituzione italiana con il quale si «tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo». Il segretario generale nella sua missiva ricorda che più giorni passano più Massimo Casciana rischia la vita.
L’uomo, risultato positivo al Covid lo scorso 16 ottobre, non può raggiungere Milano per l’intervento alla testa.
"Rischio di morire per due tumori alla testa perchè dopo 21 giorni sono ancora positivo al Covid», aveva detto nei giorni scorsi Casciana, 51 anni, al quale lo scorso 20 agosto hanno diagnosticato due carcinomi di natura ignita. Casciana il 16 ottobre è stato sottoposto a tampone molecolare perchè si sarebbe dovuto recare al Besta di Milano per la biopsia, ma è risultato positivo. Nella giornata di venerdì, un nuovo tampone e la conferma della positività.
«Ho crisi epilettiche frequenti - racconta - e non ci sono ospedali che mi possono operare. Mi sento morire, sto vedendo la mia vita sfuggire via e non per il Covid, perchè non ho mai avuto sintomi, ma per questi due tumori alla testa che nessuno vuole operare fino a quando sono positivo».
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