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Case di riposo lager a Gela, chiesto il processo per omicidio e violenze

Indagato l’amministratore unico del consorzio cooperative sociali «Progetto vita»

Il Tribunale di Gela

Morte e violenze in case di riposo lager in provincia di Caltanissetta. La procura di Gela ha chiesto il rinvio a giudizio dell’amministratore unico del consorzio cooperative sociali «Progetto vita» che gestisce case di riposo e centri di accoglienza per disabili. Insieme ad altri indagati è accusato di associazione a delinquere nell’esercizio abusivo della professione sanitaria e maltrattamenti ai danni di anziani e disabili.

Contestato anche il reato di omicidio colposo in riferimento alla morte di un ospite della casa di riposo «Le viole residence per anziani» di Butera. In particolare avrebbero, con «negligenza, imprudenza e imperizia» provocato il decesso «per avere omesso di richiedere tempestivamente l’intervento di personale medico». Documentati, afferma la procura, casi di lesioni personali gravi e gravissime ai danni di ricoverati presso le strutture di Butera, Niscemi, Pietraperzia, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari dove sarebbe stato impiegato personale non qualificato.

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