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Gela, nuova intimidazione al consigliere comunale Gabriele Pellegrino: a fuoco l'auto

L'auto del consigliere Pellegrino dopo l'incendio

Nuovo attentato a un consigliere comunale di Gela. È il secondo che subisce nell’arco di sei mesi. Già nel maggio scorso era entrato nel mirino degli attentatori che gli avevano bruciato una Smart. Adesso il copione s’è ripetuto. E questa volta ad andare in fiamme è stata la sua Audi. Al centro degli inquietanti episodi l’imprenditore Gabriele Pellegrino, che siede tra gli scranni dell’opposizione tra le fila del centrodestra. È anche titolare di un’azienda che opera nel settore metalmeccanico.

Mancava un’ora alla mezzanotte, quando la sua Audi è stata data alle fiamme mentre si trovava parcheggiata in via Ettore Romagnoli, zona peraltro transitata. Lì, ovvero sotto casa sua, nel maggio scorso si trovava in sosta anche la Smart. È una strada non distante dalla caserma della guardia di finanza. In breve tempo il mezzo è stato avvolto dalle fiamme e nonostante sia subito scattato l’intervento dei soccorritori, l’auto ha subito pesanti danni.

Per carabinieri e vigili del fuoco intervenuti in zona, vi sarebbero pochissimi dubbi sulla matrice dolosa del rogo. Non sarebbe stato frutto della casualità ma, piuttosto, opera di attentatori. Così da rendere ancora più pesante il passivo e portando a due il bilancio delle intimidazioni subite dal consigliere comunale nell’arco di meno di sei mesi.

Due episodi praticamente fotocopia. E già nel maggio scorso, il suo, a quel tempo, è stato tra i casi al centro di un incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’impennata di episodi di criminalità nell’abitato di Gela nei giorni scorsi è stata nuovamente nell’agenda di lavoro dello stesso Comitato. Il prefetto, peraltro, ha «richiamato l’attenzione del sindaco sulla necessità di completare rapidamente l’installazione del sistema di videosorveglianza, quale indispensabile strumento di osservazione per accrescere il livello di sicurezza sul territorio».

Il consigliere Pellegrino, che non ha nascosto la sua preoccupazione, avrebbe riferito ai carabinieri di non avere ricevuto né minacce, né altre richieste. La nuova intimidazione ha sollevato un coro unanime di solidarietà. A cominciare dal mondo politico, dal gruppo dell’Mpa e da Fratelli d’Italia. È sceso in campo anche il presidente di Confcommercio Ascom Gela, Francesco Trainito. «Non deve esserci spazio - ha dichiarato - per vandali e criminali che pensano di poter imporre il proprio volere con il fuoco e la violenza… È preoccupante quello che sta succedendo in città, Confcommercio Ascom Gela ha già denunciato la necessità di un maggiore controllo del territorio».

 

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