È stata la Cassazione a inchiodare un pedofilo che adescava ragazzini sui social. Cristallizzando l’affermazione di responsabilità già piovuta sul suo capo nei primi due processi. Ora la sua colpevolezza viene confermata come la condanna a 9 anni e 2 mesi per violenza sessuale, pornografia minorile e adescamento di minorenni, divenuta definitiva per il cinquantasettenne G. F., conosciuto in paese, a Sommatino, con l’improprio nomignolo «il farmacista», perché in realtà ne era solo dipendente. Ora è in carcere.
Un servizio di Vincenzo Falci sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
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