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Gela, a rischio le commesse affidate a Sudelettra

GELA. La società Sudelettra è finita sotto la lente di ingrandimento di Eni e potrebbe venire esclusa dalle imprese che operano per l’indotto della fabbrica di contrada Piana del Signore. La notizia non è stata ufficializzata dal management del colosso energetico del cane a sei zampe che, comunque, conferma l’avvio di approfondimenti nei confronti della Sudelettra. Ci sono in ballo tre commesse di lavoro, due delle quali commissionate da Eni e una terza dal centro direzionale Enimed.

La notizia potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore e segue il licenziamento di ventisette elettrostrumentali che hanno avviato una protesta davanti gli uffici amministrativi della Raffineria per rivendicare il diritto al lavoro. L’amministratore della Sudelettra, Lorenzo Marsilio, subito dopo la convocazione presso il Centro per l’impiego a Caltanissetta aveva motivato i licenziamenti parlando di “riduzione del carico di lavoro negli ultimi 4 anni” evidenziando una indisponibilità degli stessi ad accettare di trasferirsi verso altri siti nazionali ed esteri.

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