A Caltanissetta arrivano 37 nuovi infermieri per fronteggiare l'emergenza Covid19. Lo annuncia il manager dell'Asp nissena Alessandro Caltagirone parlando della delibera firmata: "Gli infermieri - dice - hanno già cominciato a firmare i contratti e progressivamente saranno assegnati nelle aree a maggiore sofferenza di personale, tra queste le terapie intensive e le degenze ordinarie dedicate al covid. Personale che sarà distribuito equamente tra Caltanissetta e Gela".
Nei giorni scorsi, proprio sulla carenza di personale, era arrivata la protesta del sindacato Nursind: "Un solo infermiere per 15 pazienti, operatori sanitari con 30 anni di servizio spostati da un reparto all'altro senza preavviso, reparti col doppio dei pazienti che potrebbero ospitare".
In particolare l'allarme è stato lanciato per gli ospedali Sant'Elia di Caltanissetta e Vittorio Emanuele di Gela. "Al S. Elia - spiega il segretario territoriale Giuseppe Provinzano - ci sono infermieri di punto in bianco spostati dal blocco operatorio a Malattie infettive, senza preavviso e programmazione. E ancora, non riusciamo a comprendere perché la Terapia intensiva Covid del Sant' Elia sia ancora chiusa, sovraccaricando di lavoro quella del Vittorio Emanuele di Gela. Tutti i reparti dal pronto soccorso generale covid hanno notevoli difficoltà a fornire assistenza per carenza di personale".
Le cose non vanno meglio all'ospedale di Gela. "Al pronto soccorso covid ad assistere 14-15 pazienti ci sono solamente un infermiere e un operatore sociosanitario - racconta Provinzano - E la notte un infermiere e un Oss devono a volte gestire anche fino a 10 posti letto di terapia sub-intensiva, con pazienti positivi al covid che necessitano di supporto ventilatorio non invasivo. La Terapia intensiva covid dell'ospedale di Gela, con personale che potrebbe gestire soltanto 4 pazienti, si ritrova a gestirne 8".
Caricamento commenti
Commenta la notizia