MUSSOMELI. Tutto come previsto. Il sindaco e la sua giunta assente, i consiglieri comunali vicini a Calà in aula giusto il tempo di difendere il proprio uomo, e l’opposizione numericamente incapace di portare a casa il risultato. Nessun colpo di scena nella sera dedicata alla mozione di sfiducia del primo cittadino. Come aveva anticipato a questo giornale Calà lunedì sera ha snobbato la riunione, e con lui pure gli uomini dell’esecutivo hanno preferito non farsi vedere dalle parti del municipio. Significativa e vistosa l’assenza degli “uomini di governo” dagli scranni a loro dedicati.
A Gianni Geraci, capogruppo del Pd, il compito di difendere il proprio leader. «La mozione di sfiducia - ha detto nella sua filippica - è sbagliata per una serie di motivi. Non si può prendere ad esempio la vicenda del Bilancio come pretesto per mandare via il sindaco, piuttosto dovremmo essere noi consiglieri a dimetterci». Geraci ha voluto rinnovare la fiducia nei confronti del sindaco: «Ha lavorato con serietà, con grande onestà, mettendo tutto se stesso per risolvere i problemi che hanno caratterizzato questi ultimi cinque anni. Se un difetto può avere è che a volte si è fatto lasciare a gesti di intemperanza». Il capogruppo del Pd ha sostenuto che l’iniziativa dell’opposizione è mossa da «spirito di vendetta.
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