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Il pg di Caltanissetta: «Ci sono aspetti delle stragi avvolti da una nebbia malefica»

La scena della strage di Capaci

Grazie «al procuratore Salvatore De Luca per l’impegno e la determinazione con cui sta guidando la Procura in una monumentale attività d’indagine che oggi, pur a distanza di tanto tempo, vuole fortemente far luce sugli scenari di anni e aspetti che, ancora oggi, appaiono avvolti da una nebbia malefica». È quanto affermato dal procuratore generale di Caltanissetta, Antonino Patti, all’inaugurazione dell’Anno giudiziario, a proposito delle inchieste sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio, sottolineando «lo spirito di abnegazione di tutti quei magistrati che stanno lavorando, con passione e a tempo pieno, sacrificando vita privata ed esponendosi a pericolo per la loro incolumità».

«Fino a questo momento - ha detto il procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca nel corso del suo intervento alla - non ho ritenuto opportuno parlare delle indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. Con soddisfazione ho verificato in più occasioni che i mass media non hanno la minima idea di quello che il gruppo stragi sta facendo. È statisticamente provato che la violazione del segreto sulle indagini comporta notevoli danni per le indagini stesse. La Dda di Caltanissetta non ha un obiettivo unico predeterminato in queste indagini. Ci rendiamo conto che vi sono tutta una serie di filoni di indagini che appaiono meritevoli di essere approfonditi».

«Noi intendiamo assicurare il massimo impegno - ha aggiunto De Luca - affinché tutti i filoni vengano approfonditi. Il nostro obiettivo è quello di dire che abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare e ciò che abbiamo fatto ci consente di affermare questo. E si eviterà così che qualcuno si alzi e dica che la magistratura avrebbe dovuto fare questo e questo non è stato fatto». De Luca ha sottolineato che «si tratta di indagini difficilissime, molti dei protagonisti sono morti, sono passati 30 anni. Vi sono delle opacità di alcuni rappresentanti dello Stato e tutto questo rende il lavoro molto difficile per cui mi sento di assicurare il massimo impegno possibile dei giovani sostituti che lavorano con me e stanno facendo sacrifici enormi. Questo lo assicuro nel modo più categorico. Per il risultato vedremo. La Dda di Caltanissetta - ha concluso il procuratore De Luca - in questo momento è quasi un laboratorio di analisi perchè si è creata una sinergia assolutamente virtuosa con la procura nazionale antimafia. Abbiamo ben tre sostituti procuratori della Dna applicati in tutti i più rilevanti filoni di indagini in relazione alle stragi».

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