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"Striscia la notizia", si parte con Pieraccioni e Battista

«Se fossimo un paese ideale non ci sarebbe bisogno di una 'Striscia la notizia', ma noi siamo ancora molto lontani da questo..». Ecco Antonio Ricci pronto a lanciare la nuova edizione, numero 27, del suo tg satirico, dagli studi Mediaset al Palazzo dei Cigni di Segrate. Prima settimana affidata alla conduzione di Leonardo Pieraccioni (attore, regista da 'Il ciclone' a 'Un fantastico via vai') e Maurizio Battista (attore teatrale, cinema e tv, da 'Vatte a fidà' a 'Buona domenica' e 'Ballando con le stelle'). «Mi hanno telefonato e dal momento che, avendo una figlia di 4 anni, non riesco più a vedere un telegiornale, ho pensato di accettare così almeno lo facevo - ha scherzato Pieraccioni, che comunque non è del tutto un esordiente, perchè aveva condotto 'Striscia' già nel 2005». «Io spero soprattutto di divertirmi - ha aggiunto Battista - ma sono così timido che ancora non ho neppure aperto un rubinetto dell'acqua in questi studi». «Ho già spiegato loro che possono stare tranquilli - interviene Ricci -
tanto qualunque sarà l'audience resteranno una settimana e, se vorranno, potranno tornare l'anno prossimo».

Il tg conferma la solita conduzione a staffetta. Dopo i due attori arriveranno Pietro Chiambretti e Michelle Hunziker che il 10 ottobre, nel pomeriggio, si sposa. Il programma, ha spiegato Ricci, quella sera le dedicherà uno spazio, probabilmente collegandosi con la festa di nozze. Quindi l'alternanza proseguirà fino a Ficarra e Picone. Confermati anche i velini Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli le veline, Irene Cioni la bionda, Ludovica Frasca la mora. Il loro arrivo negli studi ha innescato in Ricci la riflessione se fanno più notizia la coppia velina-calciatore o quella giornalista- calciatore. «Ce l'hanno tanto con queste ragazze - ha detto - Ma in realtà le vere rovina famiglie sono le giornaliste». Nuova la sigla, dal titolo 'Selfame Mucho', ispirata, ha detto Ricci, a quella moda 'onanista e sterile' di fotografarsi e mandare in giro le foto. Nessuna anticipazione sui servizi proposti nelle prime puntate. Neppure sui destinatari dei primi Tapiri. «Se lo sapessero in anticipo scapperebbe e non si farebbero più trovare», scherza Ricci.

Tra le altre novità l'apertura verso il mondo del social network. Ma per il resto Striscia continuerà con le sue denunce sociali ('anche se ormai siamo arrivati alle intimidazioni e addirittura alle gambizzazioni, ha detto Ricci riferendosi all'aggressione all'inviato Luca Abete), le segnalazioni di degrado ambientale le imitazioni. Ovviamente tutto condito con il sapore della
satura. «Del resto - spiega l'autore - qui in Italia non c'è una vera opposizione è quindi naturale che la satira e lo sberleffo devono fare da supplenza». C'è sempre più bisogno di Striscia quindi, ripete Ricci, secondo il quale invece sono i talk show ad aver fatto il loro tempo. «Finchè c'era gente che urlava e gridava era come guardare una cagnare dalla finestra sperando di vederci scappare anche il morto - ha detto - ma come tutti i canovacci hanno il respiro corto».

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