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Riesi, scoperte 20 mila piante di marijuana: 11 in carcere, 8 della provincia di Palermo

Maxi sequestro: la merce avrebbe fruttato all’ingrosso circa 16 milioni di euro

I carabinieri del nucleo investigativo di Caltanissetta hanno arrestato 11 persone, tre originari di Riesi e 8 della provincia di Palermo, per associazione mafiosa finalizzata alla coltivazione e traffico di sostanze stupefacenti. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip di Caltanissetta.

L'indagine è scattata il 2 giugno dello scorso anno dopo il rinvenimento a Butera di 15 mila piante piante di marijuana. La scoperta venne fatta dai carabinieri della stazione di Riesi. A promuovere la rete di coltivazione della sostanza stupefacente sarebbe stato un uomo 53 anni. Durante le indagini dei carabinieri e coordinate dalla Dda di Caltanissetta, guidata da Salvatore De Luca, sono state ricostruite tutte le fasi della presunta attività illecita, dal trasporto delle piantine all’interno di plateau occultati in doppifondi ricavati su cassoni di camion, alla piantumazione e all’irrigazione delle stesse. Lo scorso 21 giugno, in contrada Figotto di Riesi, i carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta, insieme a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri Sicilia e del Nucleo Elicotteri di Palermo, hanno arrestato in flagranza per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti, 4 persone che erano all’interno di un fondo agricolo, intente ad attività di coltivazione, dove i militari hanno rinvenuto tra i filari di vite, e successivamente sequestrato, circa 20 mila piante di marijuana tipo «skunk», con altezza compresa tra 45 e 90 cm, per un valore complessivo sul mercato degli stupefacenti di circa 16 milioni di euro.

Cento piante sono state campionate da personale del laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri di Catania intervenuto sul posto, e la restante parte è stata immediatamente estirpata e distrutta. Altre cinque piante campionate sono state analizzate con esito positivo nell’immediatezza del fatto. Gli arresti sono stati convalidati con contestuale applicazione di quattro misure cautelari in carcere. E il gip, a seguito di richiesta della Dda nissena, ha applicato la misura cautelare in carcere per altri sette indagati.

 

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