Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Raffica di controlli a Gela dopo gli ultimi attentati incendiari

Posto di blocco dei carabinieri a Gela

Il volto dello Stato si mostra alla città di Gela dopo gli ultimi episodi di criminalità. I carabinieri hanno messo in atto un imponente servizio di controllo del territorio. In particolare nel corso di un’ottantina di posti di controllo sono stati verificati 321 automezzi, elevate 52 contravvenzioni al codice della strada, ritirate 8 carte di circolazione, identificate 659 persone.

Sono state eseguite inoltre 48 perquisizioni personali e 3 domiciliari, al termine delle quali sono stati rinvenuti 2 coltelli di genere vietato, 3 grammi di hashish e 4 di marijuana. Infine, al termine degli accertamenti, sono stati segnalati alla prefettura 3 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti, e all’autorità giudiziaria 2 persone per guida senza patente, 2 persone per porto illegale di coltello e 1 persona per guida in stato di ebrezza alcolica.

Nel frattempo, la polizia continua le indagini sui due incendi dolosi avvenuti a Gela la notte tra venerdì e ieri (sabato 29 ottobre), a poco tempo di distanza l’uno dall’altro. Il primo, intorno alle 4, è accaduto in piazza Umberto I, dove è stata data alle fiamme una Mercedes E220 di proprietà di Nunzio Cafà, ex consigliere comunale e rappresentante di carni e salumi per una società. Il secondo, un’ora dopo, ha riguardato l’incendio della saracinesca di un negozio. In entrambi i casi sono intervenuti i vigili del fuoco.

L’azione di prevenzione dei reati è stata decisa dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia. I controlli sono stati effettuati dai carabinieri del reparto territoriale di Gela, supportati dall’elicottero del 9° nucleo elicotteri di Palermo e dai militari della Compagnia d’intervento operativo del 12° Reggimento Mobile Sicilia, da alcuni giorni a Gela proprio per rafforzare il dispositivo di controllo del territorio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia