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Depistaggio sulla strage Borsellino, processo di appello per i tre poliziotti assolti in primo grado

Inizierà il 31 ottobre a Caltanissetta, sono accusati di concorso in calunnia aggrava dall’aver favorito la mafia

Inizierà il prossimo 31 ottobre il processo d’appello a Caltanissetta nei confronti dei poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, accusati di concorso in calunnia aggravata dall’aver favorito Cosa nostra nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, per aver contribuito «costruire» il falso pentito Vincenzo Scarantino. In primo grado i tre agenti sono stati assolti: Bo e Mattei per prescrizione, Ribaudo perché il fatto non costituisce reato.

L’accusa aveva chiesto pene altissime. Nella strage, oltre a Borsellino, morirono cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Su via D’Amelio sono stati celebrati cinque processi in trent’anni, che diventano quattordici se si contano anche gli appelli e le decisioni della Corte di Cassazione. Oltre trenta giudici si sono espressi su quanto accaduto a Palermo alle 16.58 del 19 luglio del 1992. Sono state emesse condanne, anche all’ergastolo, assoluzioni, e c’è stata una revisione per condanne a vita inflitte a innocenti che nulla c’entravano con la strage.

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